Incontri

Prima che la notte sperperi inganni

Il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria (MIFiP) è una realtà culturale radicata nel territorio toscano, attua iniziative in campo museale e nella ricerca scientifica, è centro di servizi culturali in archeologia preistorica. L’inclusione è uno degli obiettivi principali della politica del MIFP, inclusione che va intesa come apertura senza limiti verso forme espressive rivolte allo sviluppo delle conoscenze e della comunicazione, alla coscienza del sense of beauty, alla crescita sociale e civica.

Il Museo tiene come filo conduttoredelle sue iniziative l’archeologia preistorica, vale a dire la scienza della memoria che ricostruisce l’origine degli atteggiamenti utilitaristici e simbolici del genere Homo, che ne segue la sua continuità nei millenni segnando le tradizioni e le innovazioni, che ne valorizza la funzione nei tempi attuali. Questo permette di inquadrare l’Uomo e le sue manifestazioni culturali in un continuum che, in ultimo, non tende ad attualizzare la preistoria ma, se vogliamo, ad antichizzare il presente. In altre parole lo studio di archeologia preistorica mettono in luce le analogie comportamentali tra le genti del Paleolitico e le popolazioni successive, sino ad oggi, dimostrando come da 40.000 anni, con la fisionomia culturale dei primi sapiens europei, l'Uomo ripercorre le medesime strade nelle sue pratiche espressive.

Agli studiosi di archeologia preistorica mancano le fonti scritte, così come le fonti orali che soccorrono gli studiosi di periodi storici più recenti. Ma la vocalità, i suoni, i racconti, la trasmissione di miti ed emozioni dovevano accompagnare le cerimonie e i riti che si svolgevano nelle caverne, dove oggi restano le pitture e le incisioni sulle pareti come documenti che attestano la creatività. Con le immagini, con le performances del corpo, con la danza, con le parole l'Uomo, da sempre, entra nella propria interiorità e condivide con “l'altro” i propri stati dell'anima. Comunica la propria identità, che poi è l'identità del gruppo, e attraverso la condivisione cementa il consorzio sociale.

È questo complesso comportamento che ha segnato il destino vincente della specie Homo sapiens, la nostra specie, l’unica sopravvissuta nel lungo cammino dell’evoluzione.

Questa breve nota spiega perché il nostro Museo di Preistoria ha voluto invitare la poetessa Grazia Frisina a tenere qui una lettura delle sue poesie, modello di espressione e di comunicazione intima non così diversa dalle manifestazioni dell'estetica (=emozione) preistorica.

Con questo evento vogliamo ricordare e sottolineare l'eternità della ricerca del sense of beauty e la tendenza, irrefrenabile e incontenibile, di fare emergere, di comunicare e di diffondere la nostra ricchezza interiore.

Prima che la notte sperperi inganni