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GROTTA DEL CAVALLO RACCONTA: CONVERSAZIONI ARCHEOLOGICHE

Grotta del Cavallo (Nardò, Lecce) è uno dei siti paleolitici più importanti nel bacino del Mediterraneo. Le prime ricerche furono avviate da parte di Arturo Palma di Cesnola dell’Università di Siena negli anni ’60 e proseguite poi con continuità da Lucia Sarti (Università di Siena) e da Fabio Martini (Università di Firenze). Le indagini sono ancora in corso. La sequenza stratigrafica relativa alla frequentazione di Homo neanderthalensis è tra le più ampie (oltre 4 metri di spessore) e significative in Europa. Sono stati documentati i modi di vita dei gruppi neandertaliani a partire da circa 250 mila anni fa sino a circa 40.000 anni fa, la loro sapienza ambientale e l’integrazione col territorio. Molto importanti sono anche i risultati delle indagini negli strati della fine del Paleolitico, soprattutto per quanto riguarda la pratica artistica: decine di pietre incise costituiscono, insieme ai reperti di Grotta Romanelli e di Grotta delle Veneri, un prezioso archivio di informazioni sulle tendenze grafiche di Homo sapiens. Le due conversazioni al Museo “S. Castromediano” sulla vita dei Neanderaliani e sulle pietre incise sono tenute direttamente dai responsabili delle ricerche.

GROTTA DEL CAVALLO RACCONTA: CONVERSAZIONI ARCHEOLOGICHE